Per completezza di informazione, si rende noto che il Presidente dell’ASI ha reso ufficiale sul sito dell’Ente la lettera di precisazioni inviata al giornalista del Corriere della Sera in merito alla procedura per la selezione dei candidati ASI per le società partecipate.
E’ una risposta circostanziata che affronta punto per punto tutti gli argomenti contenuti nell’articolo del Corriere della Sera.( Quel conflitto di interessi è spaziale)
Sarebbe tedioso soffermarsi su temi più volte trattati.
Appare invece di un certo interesse mettere in evidenza l’affermazione del Presidente dell’ASI che recita così:
La mia partecipazione è stata coordinata con il Ministro che non solo non ha inteso escludermi, ma oggi non ha identificato alcun candidato in grado di sostituirmi
E’ un’affermazione forte che certamente non rappresenta un apprezzamento lusinghiero per gli altri candidati alla Presidenza del CIRA i cui nomi sono facilmente identificabili.
Forse i competitori non ne saranno contenti!
Se a volte la pezza è peggiore del buco le precisazioni del presidente ASI sono a dir poco fuorvianti. Nella sua lettera il Ministro Profumo aveva scritto “Mi preme evidenziare che sarebbe opportuno che, per quanto attiene la nomina degli organi di governance delle società partecipate dall’ASI, le designazioni avvenissero tra soggetti diversi da quelli che fanno già parte del Consiglio di amministrazione … selezionando nell’ambito di un’ampia rosa di candidature”.
Con l’affermazione riportata nell’articolo il Presidente ASI in un sol colpo: 1) sostiene che il Ministro (a voce?) si rimangia quello che ha scritto non escludendolo dalla partecipazione alla selezione; 2) esautora il Comitato di selezione dichiarando che è devoluto al Ministro il compito di individuare il sostituto del Presidente CIRA.
Visto che nelle “precisazioni” si richiama la storia vichianamente potrebbe ripetersi,e così potrebbe anche accadere che la prossima partecipazione dell’attuale Presidente ASI alla selezione per la nomina a Presidente CIRA potrebbe essere consentita solo con le dimissioni da presidente ASI.
Una vera caduta di stile, peraltro, è scrivo a suocera affinchè nuora intenda attraverso quella inquietante sottolineatura al giornalista Rizzo “scrivo a lei ma in realtà mi sto rivolgendo a lui”.