Chi diventerà l’uomo forte del Comitato interministeriale per lo spazio di palazzo Chigi? Sarebbe necessaria una reale discontinuità.

ASI e CIRA (società controllata dall’ASI) non trovano pace e continuano una navigazione irta di difficolta’  in uno scenario alterno con sconvolgimenti politici che inevitabilmente vanno ad incidere sul futuro incertissimo  del  comparto spaziale.
Si sono susseguite negli ultimi mesi. come è noto, anche   indagini della guardia di finanza, sia presso il CIRA. sia nella sede dell’ASI anche con riferimento alla Fondazione Amaldi (queste sono le nostre informazioni) e non sono ancora evidenti i rapporti Deloitte ( di cui vedi esauriente articolo di qualche mese fa su ” il fatto quotidiano”).
Tutto dunque in sospeso, ivi compresi i non pochi conflitti di interesse presenti nel consiglio d’amministrazione dell’ASI da qualche mese costituito, mentre incombono urgenti decisioni da assumere in campo internazionalee con specifico riferimento alla strategia in ESA.
A Palazzo Chigi il comitato interministeriale per lo spazio  è acefalo perché Giorgetti è ovviamente fuori ed anche Gualandris è dimissionario, come egli stesso ha anninciato su Facebook.
Resta l’ammiraglio Massagli, consigliere militare del premier Conte.
Sarà lui l’uomo forte o si farà spazio anche una  posizione di prestigio ad esempio  per Roberto Battiston, dal momento che la Lega, artefice della sua defenestrazione, con il nuovo Governo sarà all’opposizione?
Non sarebbe meglio guardare altrove e trovare nuove personalità avulse da vecchi schemi. per realizzare una discontinuità necessaria nella cabina di regia?

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