Posted by admin on marzo 23, 2020
Siamo venuti a conoscenza che nel dicembre 2019 la Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Regione Lazio, ha emesso una sentenza con cui condanna i componenti di una Commissione di esame di un concorso espletato in ASI “al pagamento, in parti uguali, in favore dell’ASI, della somma di € 150.000,00 (euro centocinquantamila/00), comprensiva di rivalutazione monetaria, oltre agli interessi legali dalla data della presente pronuncia fino al soddisfo.
Le spese di giudizio vanno poste a carico dei convenuti condannati, in solido tra loro, e si liquidano in € 788,35 (settecentottantotto/35).”
“La vicenda. si legge nella sentenza, prende avvio dalla trasmissione alla Procura Regionale, da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), della nota n. 552 prot. del 21/01/2016 con la quale si segnalava una vicenda di eventuale danno erariale scaturito dall’annullamento, da parte del giudice amministrativo (TAR Lazio, sentt. n. 2655/2013 e 6231/2014, Consiglio di Stato, sent. n. 1065/2015), di una procedura concorsuale interna per 10 posti di dirigenti tecnologi di I livello indetta dall’ASI con il bando n. 8/2009.”
Nella circostanziata sentenza si afferma tra l’altro che “appare evidente la sussistenza della colpa grave dei convenuti, i quali hanno agito in violazione dei fondamentali principi di legalità, di ragionevolezza e di buona amministrazione, non prevedendo – come avrebbero dovuto – le conseguenze pregiudizievoli della mancata fissazione, ex ante, di idonei criteri di ponderazione dei parametri di valutazione (previsti nel bando) della idoneità dei candidati. Tale violazione, già in sé irragionevole ed ingiustificata, appare ancora più grave se rapportata al modus operandi della precedente Commissione di valutazione – di cui avevano fatto parte ben due componenti della commissione di cui in esame da parte dei giudici della Corte dei Conti.”
Quanto sopra si evince dal sito internet della Corte dei Conti in cui la sentenza è riportata nella sua completezza. Coloro che sono interessati alla lettura potranno pertanto consultare il sito della Corte dei Conti.
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