Posted by admin on giugno 13, 2020
Un ambizioso progetto impegnerà per un triennio un pool di università italiane e straniere, fra cui l’Università Niccolò Cusano e l’Università Giustino Fortunato di Benevento.
L’obiettivo è quello di contrastare le attività illecite in mare sfruttando satelliti e Intelligenza Artificiale.
Grazie a un finanziamento di 70mila euro messo a disposizione dall’European Space Agency la nuova tecnologia permetterà di monitorare e identificare quelle navi che operano illegalmente nel Mediterraneo così da impedire, per esempio, la pesca eccessiva o l’immigrazione clandestina. I barconi degli scafisti, dove non sono naturalmente installati sistemi di localizzazione, saranno individuabili più facilmente da Guardia Costiera e Marina.
Il progetto. denominato “Advanced Maritime Targets Recognition from SAR images exploiting target’s micro motions and AI”, finanziato attraverso la piattaforma “The Open Space Innovation” dell’ESA, coinvolge anche il ministero della Difesa e l’università scozzese di Strathclyde.
L’idea proposta consiste in particolare nella capacità di estrarre le “micro-motion”, ossia piccole vibrazioni prodotte ad esempio dai motori delle imbarcazioni, e di classificarle grazie all’utilizzo di tecniche di Intelligenza Artificiale.
Mediante un algoritmo in grado di combinare le immagini radar satellitari con l’intelligenza artificiale, dovrebbe essere possibile rilevare e riconoscere le attività delle barche.
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