Enti di ricerca: ipotesi di sforbiciate di poltrone.

Non sembrano poi tanto peregrine, e ce ne rallegriamo, le ipotesi da noi avanzate sulla razionalizzazione degli Enti di ricerca che potrebbe attuarsi nell’ambito della procedura di spending review avviata dal Governo.
Infatti il manager Enrico Bondi, nella sua qualità di commissario,, è allavoro e potrebbe essere già giunto alla conclusione di accorpare al CNR enti minuscoli come il centro Fermi e l’istituto italiano di studi germanici.
Al tempo stesso potrebbero essere accorpati gli Enti di ricerca vigilati dal Ministro per le politiche agricole.
Il piatto forte, secondo quanto è dato di sapere, potrebbe essere rappresentato  dall’accorpamento dell’istituto  nazionale di geofisica e vulcanologia  con il dipartimento di scienze della terra del CNR e con l’istituto nazionale  di oceanografia  e di geofisica sperimentale di Trieste.
La manovra. insistiamo, potrebbe anche essere orientata ad una semplificazione in campo spaziale ed astrofisico in cui sono presenti ASI ed INAF.
Sarebbe un modo tra l’altro per mettere mano su un Ente, come l’ASI, che a distanza di 24 anni dalla sua costituzione, dovrebbe essere radicalmente rivisitato nelle sue funzioni e ciò a prescindere dalle furiosi polemiche che da qualche tempo incombono sull’ASI. Si potrebbe così tenere conto anche del realta del CIRA di Capua ad oggi collegato per buona parte all’ASI.
Se la manovra del Governo andasse in porto si attuerebbe una bella sforbiciata sulle numerose poltrone ad oggi esistenti.
E proprio per questo motivo aspre sono le resistenze.

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