La recente vicenda dell’affidamento alla società CGS interamente in mano tedesca del satellite ottico OPSIS nel settore dell’osservazione della terra non solo ha ingenerato proteste da parte parlamentare delle autorità regionali toscane per l’esclusione dal bando della Selex Galileo, ma avrebbe anche turbato il quadro complessivo delle collaborazioni italiane in campo internazionale nel settore delle osservazioni della terra. Infatti la questione del satellite OPSIS sarebbe vista come una provocazione da parte degli alleati francesi che nel patto con l’Italia avevano predefinito uno scenario in cui i satelliti ottici sarebbero stati di predominio francese e quelli radar dell’Italia.
Nello scenario già di per sè complesso, si inserisce un’ulteriore variabile connessa all’acquisizione ( e già ne demmo notizia) di un satellite spia israeliano dotato di sensori ottici ad alta risoluzione. Il tutto in cambio di un numero imprecisato di aerei d’addestramento costruita da Aermacchi
Insomma la collaborazione italo francese nella quale è nata qualche anno fa la Thales Alenia Space (maggioranza azionaria francese) sta diventando assai fragile e ciò potrà ingenerare scenari imprevedibili in campo spaziale ove oltre al telerilevamento, vi sono le cooperazioni per i satelliti di telecomunicazione.