La nomina del Presidente dell’ASI è senza dubbio un passo avanti per la risalita dal fondo dell’Agenzia soprattutto perchè la persona incaricata è di grande valentia scientifica e professionale.
E’ tuttavia soltanto un inizio di un percorso avvolto ancora nella nebbia e denso di incognite.
La prima incognita riguarda l’esito elettorale perchè non è da escludere che il Ministro del MIUR, sempra che ottenga un buon risultato elettorale, lasci il Ministero e varchi la soglia del Parlamento Europeo.
In tal caso un nuovo Ministro dovrà interessarsi dell’ASI guidato da una personalità nominata dal predecessore.
Un’altra incertezza è connessa alle dichiarazioni del responsabile economico del PD che parla di avocazione del settore spaziale da parte di Palazzo Chigi e fa riferimento inoltre ad un’ASI in qualche modo ridotta nelle sue funzioni e riportata ad una dimensione meramente tecnica.
Ben pochi ad oggi sono finanziamenti disponibili per portare avanti altri programmi di cui il maggiore per costi è quello del cosmo seconda generazione che a nostro avviso tuttavia rientra molto limitatamente nell’ambito della ricerca e sviluppo.
In tale contesto ed in attesa di decisioni governative non sarà facile pertanto definire una strategia che coniughi le priorità della ricerca scientifica con quelle industriali, tanto più che i finanziamenti per lo spazio sono già destinati per un importo di 400 milioni di euro all’ESA.