Abbiamo già dato la notizia per certi versi inverosimile secondo cui il Pentagono utilizzerebbe i Soyuz per inviare nello spazio propri satelliti militari e spia.
Ebbene ora si può dare qualche dato più certo:
Oltre 30 missioni del programma spaziale degli Stati Uniti potrebbero essere ritardate, in media di tre anni e mezzo, se la la Russia concretizzasse la sua minaccia di vietare le esportazioni dei motori per i razzi RD-180. Da un rapporto del Pentagono si evincerebbe i propulsori utilizzati per il lancio dei satelliti potrebbero costare agli Stati Uniti fino a 5 miliardi di dollari.
Volendo essere ottimisti, i numeri scenderebbero a 9 missioni in ritardo di circa 2 anni ciascuna, con una perdita di soli 2 miliardi e mezzo di dollari.