L’esultanza dei giorni scorsi per il lancio dei due satelliti della costellazione galileo sarebbe un po’ scemata.
Il motivo sarebbe dovuto al fatto che i due satelliti sarebbero stati collocati su un’orbita sbadliata.
I due satelliti, i primi che avrebbero dovuto essere operativi del sistema di navigazione satellitare Galileo, concorrenziale all’americano Gps, avrebbero dovuto essere posti su un orbita circolare a 23.522 km di distanza dalla Terra, invece si troverebbero su un’orbita ellittica a 17 mila km.
Secondo il coordinatore interministeriale francese del programma Galileo, Jean-Yves Le Gall, potrebbe essre «complicato» mettere sull’orbita corretta i due satelliti
Insomma il programma Galileo concepita ormai 15 anni fa non trova pace.
A successi si alternano difficolta tecniche ed organizzative.
E tutto probabilmente con ulteriore lievitazione dei costi si intende quelli pubblici europei.