Da tempo si stanno escogitando soluzioni per monitorare i detriti spaziali ( ad oggi ben 500000 frammenti)che possono danneggiare anche con un piccolo pezzo satelliti che costano milioni di dollari.
La soluzione sembra arrivare dal colosso militare americano Lockheed Martin e da un’azienda hi-tech australiana (Electro Optic System): secondo quanto riporta il Financial Times.
Infatti, i due gruppi hanno avviato un piano per costruire una stazione di monitoraggio che utilizza complessi sistemi ottici e laser per tenere sotto controllo i pericolosi oggetti in orbita.
Il progetto che varrà 915 milioni di dollari sarà finanziato dall’aeronautica americana
Non è sufficiente soltanto un sistema di monitoraggio e nei prossimi anni dovrà essere messa a punto una tecnologia per tirare giù i frammenti.