La militarizzazione dello spazio italiano

Un autorevole blog dedicato alle attività spaziali  sembra domandarsi se l’ASI non stia per diventarel l’Agenzia Spaziale Militare Italiana.
Ci troveremo quindi ben presto di fronte ad un Ente  con le stellette?

E’ anche giusto porre in evidenza  come la tendenza a militarizzare lo spazio si sia incrementata in quest’ultimo periodo con la gestione dell’ASI pro tempore.

Basti pensare al sistema satellitare Cosmo Skymed, duale nella forma, ma in
realtà di preminenza militare in quanto la Difesa è competente su dati
sensibili.

Ed allora? Come se nulla fosse continuiamo sulla strada di considerare l’ASI un Ente pubblico di ricerca, quando in realtà molti programmi sembrano militarizzati e fanno parte  con ampia consistenza finanziari del piano nazionale spaziale.

Il coordinamento dell’ASI e dello spazio sembra quindi essere passato nelle mani della Difesa con la differenza che ora l’Arma che si interessa maggiormente a queste attività è l’Aeronautica Militare a cui appartengono tra
l’altro gli astronauti italiani e non più  la Marina Militare che per anni ha mantenuto lo scettro in campo spaziale.
Grande spazio quindi al consigliere d’amministzione designato dalla
Difesa che potrebbe diventare ben presto il vero deus ex machina dei
programmi spaziali nazionali.

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