All’indomani del recente via libera dai ministeri degli Esteri della Ue alle linee guida dell’operazione, è iniziato il lavoro dei tecnici per definire sia il quadro giuridico che militare, con l’obiettivo di arrivare al vertice Ue dei capi di Stato e di governo del 25 e 26 giugno con l’approvazione formale e il lancio finale della missione.
L’operazione a cui non è ancora chiaro quali Paesi parteciperanno sarà rischiosa e utilizzerà probabilmente sottomarini, droni, ma anche satelliti.
Possibile anche l’uso di sottomarini, di satelliti e di droni, perché “vogliamo che sia chiaro ai trafficanti di esseri umani che useremo tutti i mezzi a nostra disposizione”
Sarà dunque una missione militare a tutti gli effetti.