Anche l’ENI è nell’avventura spaziale.
Se ne parla poco, ma in realtà sono anni che il colosso italiano vi è impegnato non direttamente , ma attraverso la consociata Tecnomare di Venesia.
Si avvale delle competebze avanzate dell’ENI il progetto Exomars. ch prevede due lanci: il primo nel 2016 per invieare un orbiter ed un dimostratore tecnologico di ingresso e discesa sul pianeta rosso, e il secondo nel 2018 per spedire invece un rover Esa, che deve prelevare dei campioni per poi eseguire delle analisi. La missione fa parte del Programma Aurora e combina lo sviluppo tecnologico con ricerche di grande interesse scientifico. Thales Alenia Space di Torino è il responsabile globale del progetto. Eni, tramite la controllata Tecnomare, insieme a Selex di Milano ha realizzato il drill, ovvero lo strumento fondamentale per perforare Marte, in grado di scavare fino a due metri sotto la superficie.