Frammenti di satelliti, elementi che si sono staccati, ma anche satelliti in avaria o a fine vita che diventano grandi detriti.
Questa è la cosiddetta immondizia spaziale di cui si parla da tanti anni.
Sul tema è al lavoro l’italiana D-Orbit, considerata tra le 100 start up più promettenti al mondo grazie al suo sistema di decommissioning.
Ebbene la start up D-Orbit ha raccolto, nel giro di poche settimane, risorse per oltre 3 milioni di euro ed è oggi in grado di portare a termine la Missione D-Sat, prevista per il 2016 con il lancio del primo satellite al mondo che, a fine vita, verrà rimosso dallo spazio in modo sicuro, diretto e controllato. ù
do.
La società è stata tra le prime a utilizzare lo Strumento Finanziario Partecipativo per start up innovative, istituito dalle recenti riforme in materia di competitività e accesso alle risorse finanziarie da parte delle start up.