Rischi oncologici nelle missioni spaziali.

 Moltissimi sono gli studi di biomedicina spaziale portati avanti dalla NASA e da omologhe agenzie.
Sono relativi all’oncologia ed in particolare approfondiscono cosa accada al corpo umano quando viene sottoposto alle radiazioni cosmiche?
E’ la domanda che accompagna da sempre le missioni nello spazio, e negli ultimi anni si sono susseguiti gli studi per analizzare i possibili pericoli per gli astronauti.
Sono già adottate alcune misure di precauzione, riducendo il tempo massimo che un uomo o una donna può trascorrere nello spazio in modo da mantenere al di sotto del 3% il rischio di effetti dannosi delle radiazioni.
La problematica diventa più complessa in previsione della prima missione umana su Marte  nel 2030.
Questo implicherà un viaggio decisamente più lungo di quelli mai fatti fino ad ora e esposizioni a radiazioni nel suo insieme mai prima riscontrate da essere umano.
Alcuni gruppi di ricerca  hanno iniziato a indagare possibili soluzioni per prevenire i rischi legati alle radiazioni spaziali, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo di tumori. Tra questi c’è il laboratorio di Michael Weil al Cancer Center dell’Università del Colorado.

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