L’aerospazio:settore di punta del Piano nazionale della ricerca

Il piano nazionale della ricerca 2010-2012 , la cui bozza è da tempo sul sito internet del MIUR (vedi art. del 28 marzo 2010) )va assumendo una concreta fisionomia.
Per indicazione precisa del Ministro Gelmini saranno inserite voci strategiche e di punta che riguardano tra l’altro il nucleare,la biomedicina,le nanotecnologie e l’aerospazio.
Quanto a quest’ultimo comparto saranno previsti il sistema di telerilevamento di seconda generazione Cosmo-Skymed, il sistema integrato di telecomunicazioni (Sintonia) ed Astri (Astrofisica con specchi e e tecnologia replicante italiana)
Al momento non si conoscono gli importi finanziari. Una cosa è certa: questi tre progetti richiederanno finanziamenti cospicui che non potranno essere allocati dal solo Ministero dell’istruzione, Università e ricerca, ma avranno bisogno degli apporti finanziari,sia di altri dicasteri,sia delle regioni ed altri soggetti.
Tra il dire ed il fare potrebbe esserci di mezzo il mare perché il complesso di interventi richiederà i necessari approfondimenti da parte dei vari dicasteri interessati che saranno attenti anche agli aspetti non meno delicati dei coordinamenti.Pertanto maggiore chiarezza si avrà soltanto fra qualche mese.
Ma è tutta ricerca e sviluppo? Proprio non è così perchè la seconda generazione Cosmo Skymed ed il sistema integrato di telecomunicazioni appartengono prevalentemente alle sfere applicative e commerciali e pertanto senbra una forzatura inserirli nel piano della ricerca.
Non è un aspetto puramente formale,ma è di sostanza in quanto ciò dovrebbe comportare anche una cabina di regia diversa da quella prevista attualmente per il coordinamento dei programmi di ricerca e sviluppo spaziale.
Potrà essere decisivo, almeno è auspicabile, l’intervento anche del Ministro del Ministero dell’economia e finanze di cui peraltro è previsto già da vigente decreto di riordino degli Enti di ricerca un ruolo

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