Siamo nel 2010 ed un giornale romano plaudiva ad un accordo firmato tra Comune di Roma ed Agenzia Spaziale Italiana e scriveva quanto segue:
l’utilizzo dei nuovi sistemi di monitoraggio contribuirà ad abbattere i costi di gestione e a migliorare la viabilità, a fornire dati utili per pianificare gli eventi, gestire l’ospitalità, valorizzare i punti meno frequentati, ottimizzare i percorsi e i flussi turistici cittadini. Un progetto bellissimo, innovativo. “‘Na favola”, come direbbero i più giovani. Solo una domanda: i romani accoglieranno con entusiasmo il fatto di vivere sotto l’occhio elettronico di un grande fratello spaziale o si sentiranno spiati?
Ad oggi a distanza di 6 anni ed in piena campagna elettorale per il sindaco di Roma speriamo che bufale del genere non si ripetamo.
A dispetto degli accordi celebrati e nonostante i satelliti, le strade di Roma più che mai dissestate ed acciaccate di buche ed i soldi profusi sul vantato utilizzo di questi sistemi dove sono andati a finire?