Si fanno sempre più insistenti le voci dell’uscita della Finmeccanica dalla società Avio che realizza il lanciatore Vega dell’ESA.
Avio, che, tramite la società ELV costituita nel 2000 con l’Agenzia Spaziale Italiana (70% Avio, 30% ASI) proprio per gestire il nuovo programma, è prime contractor del lanciatore e coordina 40 aziende di 12 Paesi.
Infatti Safran il colosso francese della difesa e dell’aeronautica civile e militare controllata al 30% dallo Stato francese è fortemente interessata alla società Avio valutato per l’acquisto in 3.5 miliardi di euro.
Secondo le voci provenienti d’Oltralpe l’interesse del gruppo francese, che potrebbe allearsi con lo storico partner commerciale General Electric (a sua volta interessato ad Ansaldo Sts e Ansaldo Breda controllate da Finmeccanica), è legato alla volontà di sfidare il leader di mercato europeo, Rolls Royce.
L’offerta di Safran assume quindi una rilevante valenza strategica nello scenario mondiale.
Le decisioni considerate imminenti, se confermate per quanto riguarda il comparto spaziale, segneranno un ulteriore indebolimento della compagine industriale italiana.
L’Italia sembra così sempre più condizionato dalla Francia che partecipa in modo rilevante nei soggetti industriali finanziati in questo settore dal Governo italiano.
Insomma non sembra roseo il futuro per l’Italia spaziale.