Secondo quanto scrive il quotidiano le Matin, l’imprenditore elvetico avrebbe pagato a caro prezzo la sua intenzione di avviare un’azione legale contro un gruppo cinese la Recon che avrebbe siglato un accordo di collaborazione di intenti con l’azienda elvetica per quanto riguardava gli aspetti finanziari e lo sviluppo di una nuova tecnologia.
Nel patto era escluso qualsiasi sviluppo militare, come impedito dalle normative elvetiche.
I cinesi avrebbero però violato i termini dell’accordo.