Sono in allerta le organizzazioni pacifiste.
L’ Unione europea, per la prima volta nella storia, è sul punto di inserire, a partire dal bilancio 2017, un capitolo di spesa per finanziare la ricerca militare e lavorare sulle tecnologie militari.
La Commissione europea infatti , guidata da Jean-Claude Juncker, decide di creare un piccolo team che lavori sul punto e sulla necessità (o meno) di predisporre un finanziamento per la ricerca armata.
Dei 16 membri complessivi, come denunciato in un report realizzato dall’Enaat (European Network Against Arms Trade), ben 9 sarebbero appartenenti ad industrie belliche.
Si parla tra gli altri di Finmeccanica,Airbus group, Indra ( veicoli militari). Bae aziena brittanica ( come incide la Brexit?) e Saab.
Pacifisti ed appartenenti alla Rete per il disarmo protestano.