All’esterno della prestigiosa e costosa sede dell’ASI campeggia un’opera d’arte scultorea.
Ne ignoriamo al momento l’autore.
Dovrebbe essere stata selezionata sulla base di un concorso per la scelta di opere d’arte.indetto il 18/03/213 che recitava tra l’altro::
”si tratta di realizzare un’opera scultorea – altezza massima 400 cm, ingombro massimo 400×400 cm – la cui materia e forma è lasciata alla scelta dell’artista. “Non bisogna – si legge nell’avviso – rappresentare la Ricerca scientifica, ma rappresentare l’Epicità della stessa, la sua forza espressiva e simbolica. L’importo complessivo accantonato relativo alle opere d’arte è di 223.844,85 euro ma per la realizzazione dell’opera scultorea, messa a bando, è destinata la somma complessiva di 60mila euro al netto dell’Iva e comprensiva di qualsiasi onere previdenziale”
Dovrebbe dunque essere un’opera epica, simbolica ed espressiva.
Non siamo in grado di valutarne appieno la valenza artistica.
Potremmo interpellare al riguardo Vittorio Sgarbi.