Nel corso dell’assemblea nazionale dell’associazione per le imprese delle attività spaziali (AIPAS) che si è svolta nei giorni scorsi a Roma, è emerso che l’ASI non avrebbe ancora ricevuto i finanziamenti per la partecipazione ai programmi dell’ESA di cui la conferenza ministeriale è prevista per il 2 e 3 dicembre a Lucerna.
Si ricorda che nel 2015 l’Italia è stato il terzo paese finanziatore dell’ESA dopo Germania e Francia. con 512 milioni di euro, una cifra nettamente inferiore ai 873 milioni tedeschi e ai 845 milioni francesi, ma ben oltre i 320 milioni della Gran Bretagna, al quarto posto.
Rispetto al 2014, inoltre, la quota italiana è aumentata del 55% (la crescita più alta tra i 22 membri), grazie soprattutto al maggiore impegno per lo sviluppo del Vega C, la nuova generazione del vettore prodotto da AVIO e ASI tramite la joint venture ELV.
Ci si lamenta giustamente sulla necessità di avere certezza nella spesa, ma non si dà alcun chiarimento sulle strategia spaziale dell’Italia in Europa.
Sarebbe necessario fare il punto della situazione.in modo trasparente nei confronti dell’opinione pubblica
Intanto non è secondario il fatto che l’Italia, come messo in evidenza anche recentemente dai media, vada alla conferenza in posizione di debolezza, dopo gli smacchi subiti in ESA a seguito della mancata assegnazione di direttorati di rilievo, malgrado sia il terzo paese contributore.