Ad oggi non vi sono certezze sulla strategia spaziale del nuovo Presidente americano, che molto poco ha fatto trapelare sulle sue intenzioni in materia nel corso della campagna elettorale.
Un’incognita ad esempio è chi diventerà amministratore della NASA.
Secondo analisti americani. due sarebbero in lizza.
Il primo è James Bridenstine, deputato repubblicano dell’Oklahoma, che ha preparato nei mesi scorsi una bozza di legge intitolata «American Space Renaissance Act», la quale prevede il ritorno sulla luna come parte della radicale riforma dell’agenzia spaziale.
L’altro sarebbe Scott Pace, ex incaricato politico della Nasa durante la presidenza di George W. Bush: a suo parere «l’agenzia può e deve essere uno strumento di politica estera degli Stati Uniti»
Vi potrebbe essere inoltre un ritorno sulla Luna.
Per quanto riguarda lo spazio militare. si prevede un aumento del budget della Difesa con un considerevole investimento in satelliti miniaturizzati per aumentare la resilienza in caso di attacchi cyber o ASAT.
Inoltre, la tecnologia per il volo ipersonico avrà un ruolo importante anche come ausilio al progetto di caccia di sesta generazione o, come ultimamente è stato ribattezzato, Penetrating Counter-Air.