E’ senza dubbio un momento delicato per l’amministratore delegato della Finmeccanica
che sta attraversando una serie di difficoltà sia pr i problemi occupazionli delle proprie aziende sia per il futuro incerto dei rapporti con la Libia che detiene una percentuale del 2% nell’azionariato della holding italiana.
L’amministratore delegato della Finmeccanica si è interessato in questi giorni anche delle problematiche spaziali intervenendo recentemente alla celebrazione dei 50 anni di Telespazio ( società con azionariato di maggioranza della Finmeccanica).
Invero una celebrazione non certamente fausta dopo i negativi eventi occupazionali della
Telespazio su cui si è incentrata anche l’attenzione anche da parte del Parlamento.
Ebbene in questa circostanza l’amministratore della Finmecccanica ha tra l’altro posto in evidenza che “dobbiamo porci obiettivi di primariato e non solo di comprimariato. L’Italia deve fare uno sforzo perche’ lo Spazio continui a trovare spazio anche con fondi limitati”.
Sono dichiarazioni che meritano approfondimento perché pongono in evidenza che l’Italia avrebbe
svolto un ruolo di comprimariato, ma non certo di leadership nel settore spaziale.
Quindi la realtà spaziale italiana sembra ben diversa da quella rappresentata negli enfatici proclami da parte del MIUR, dell’ASI sul protagonismo italiano nello spazio nazionale ed internazionale.
che sta attraversando una serie di difficoltà sia pr i problemi occupazionli delle proprie aziende sia per il futuro incerto dei rapporti con la Libia che detiene una percentuale del 2% nell’azionariato della holding italiana.
L’amministratore delegato della Finmeccanica si è interessato in questi giorni anche delle problematiche spaziali intervenendo recentemente alla celebrazione dei 50 anni di Telespazio ( società con azionariato di maggioranza della Finmeccanica).
Invero una celebrazione non certamente fausta dopo i negativi eventi occupazionali della
Telespazio su cui si è incentrata anche l’attenzione anche da parte del Parlamento.
Ebbene in questa circostanza l’amministratore della Finmecccanica ha tra l’altro posto in evidenza che “dobbiamo porci obiettivi di primariato e non solo di comprimariato. L’Italia deve fare uno sforzo perche’ lo Spazio continui a trovare spazio anche con fondi limitati”.
Sono dichiarazioni che meritano approfondimento perché pongono in evidenza che l’Italia avrebbe
svolto un ruolo di comprimariato, ma non certo di leadership nel settore spaziale.
Quindi la realtà spaziale italiana sembra ben diversa da quella rappresentata negli enfatici proclami da parte del MIUR, dell’ASI sul protagonismo italiano nello spazio nazionale ed internazionale.