Ci sta pensando la società Uber che scomette sulle auto volanti. A capo della divisione “Elevate”, la società ha chiamato infatti un ex ingegnere Nasa, Mark Moore, già al lavoro nel Langley Research Center dell’agenzia statunitense in Virginia come Chief Technologist for On-Demand Mobility.
Moore , esperto di tecnologie di questo tipo: nel 2010 ha pubblicato un documento in cui illustra i vantaggi derivanti dall’impiego di un’evoluzione della mobilità che sappia sfruttare anche la dimensione verticale, arrivando ad un nuovo concetto di mobilità urbana basato sull’uso dei “wingsuit” (monoposto a decollo ed atterraggio verticale) conosciuto con il nome di NASA Puffin Electric Tailsitter Vtol (Vertical Takeoff and Landing) Concept.
A differenza dei velivoli ”tradizionali” il Vtol, al centro del progetto Elevate, non ha bisogno di una pista per il decollo né per l’atterraggio. Il suo funzionamento, in qualche modo, è ispirato a quello dei droni.