Il Regno Unito esce dall’Europa con la Brexit e mette il piede sull’acceleratore spaziale.

La Brexit non frena òa prospettiva di ctrescita del Regno Unito.
Grazie a nuove leggi speciali entro la fine del 2017 e a copiosi finanziamenti elargiti dal governo sin da quest’anno, l’UKSA, ovvero l’Agenzia Spaziale del Regno Unito, si prepara infatti a conquistare lo spazio. Inizierà dalle fondamenta, con la costruzione di numerosi spazioporti dislocati su tutto il suolo britannico. Essi non solo daranno il via ai voli spaziali commerciali, considerati un tassello fondamentale nelle economie del futuro, ma agevoleranno anche la ricerca medica grazie ad esperimenti mirati condotti a gravità zero.
 Gli scienziati britannici andranno in orbita per sperimentare nuovi vaccini, farmaci ed antibiotici che in quelle particolari condizioni di gravità si sviluppano diversamente. Saranno altresì effettuati astudi sull’invecchiamento e sulla fisiologia del nostro organismo.
Si ipotizza anche  di creare tanti nuovi posti di lavoro e generare ricchezza attraverso il turismo; basti pensare che il primo volo commerciale nello spazio sarebbe previsto già per il 2020.

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