Si appropinqua il termine di 6 mesi entro i quali lo statuto dell’Agenzia Spaziale Italiana,al pari di quelli degli altri Enti di ricerca, dovrà essere redatto dal consiglio di amministrazione e dagli esperti associati di recentissima nomina ministeriale.
E’ comprensibile quindi che si inizi a pensare con attenzione ai nuovi Vertici dell’ASI,anche se non si può escludere aprioristicamente che molti degli attuali amministratori vengano confermati, ivo compreso il Presidente, indipendentemente anche da quanto specificato dalla norma transitoria del decreto di riordino.
Ad ogni buon conto è opportuno porre in evidenza che, in ossequio al decreto di riordino,dovrà essere nominato un apposito comitato di selezione di Esperti che dovrà fissare la rosa di prescelti, in accordo con rigidi criteri procedurali.
Ma queste sono le regole del gioco.
Ma non è dato sapere,passando dalla teoria alla pratica,cosa accadrà realmente in un Ente come l’ASI dove la “politica” in molti casi si è fatta sentire anche in modo determinante.
Non si può dimenticare infatti come l’ASI sin dalla sua costituzione dal 1988 abbia purtroppo registrato alterne vicende in cui vi è stata una lunga sequela di Presidenti e Direttori anche di breve durata.
E ciò va detto ovviamente a prescindere dalle competenze delle singole persone che si sono succedute ai vertici dell’ASI.
Ci auspichiamo comunque che le nuove regole consentano di raggiungere finalmente stabilità coniugata con efficienza e trasparenza.
E’ comprensibile quindi che si inizi a pensare con attenzione ai nuovi Vertici dell’ASI,anche se non si può escludere aprioristicamente che molti degli attuali amministratori vengano confermati, ivo compreso il Presidente, indipendentemente anche da quanto specificato dalla norma transitoria del decreto di riordino.
Ad ogni buon conto è opportuno porre in evidenza che, in ossequio al decreto di riordino,dovrà essere nominato un apposito comitato di selezione di Esperti che dovrà fissare la rosa di prescelti, in accordo con rigidi criteri procedurali.
Ma queste sono le regole del gioco.
Ma non è dato sapere,passando dalla teoria alla pratica,cosa accadrà realmente in un Ente come l’ASI dove la “politica” in molti casi si è fatta sentire anche in modo determinante.
Non si può dimenticare infatti come l’ASI sin dalla sua costituzione dal 1988 abbia purtroppo registrato alterne vicende in cui vi è stata una lunga sequela di Presidenti e Direttori anche di breve durata.
E ciò va detto ovviamente a prescindere dalle competenze delle singole persone che si sono succedute ai vertici dell’ASI.
Ci auspichiamo comunque che le nuove regole consentano di raggiungere finalmente stabilità coniugata con efficienza e trasparenza.
Nel futuro potrebbero esservi anche ampie rose di candidati e vi potrebbe essere posto anche per qualche donna nel consiglio di amministrazione o addirittura alla Presidenza, almeno nel rispetto del principio delle pari opportunità.
Insomma è partito il totonomine.