Nel quadro di una grande incertezza politica gli Enti di ricerca sono alle prese con la nomina dei rispettivi Direttori Generali.
In ASI la soluzione al problema non è ancora dietro l’angolo anche per i soliti veti incrociati nel CDA e per l’incerto futuro del Direttore in carica che si fa forte di un contratto che scadrà soltanto fra qualche anno.
Sembra ben diversa la situazione dell’INAF in cui sono in via di compimento le selezioni per la nomina del Direttore Generale.
Su 21 candidati, a quanto si apprende , sono stati selezionati 4 e il Presidente dell’INAF sarebbe così in condizioni di procedere alla scelta definitiva ed alla conclusione degli adempimenti formali.
Questo almeno sulla carta.
Non è da escludere infatti che prevalgano i soliti equilibri politici secondo cui, almeno stando alle logiche di un Governo in via di estinzione, il nominando direttore dovrebbe essere di contrappeso politico all’attuale Presidente dell’INAF di chiaro orientamento di sinistra, avendo anche
partecipato senza riuscirvi alle elezioni parlamentari europee con il PD.
Il manuale Cencelli potrebbe portare in particolare tra i favoriti a quanto è dato sapere l’ex direttore generale dell’IPSEL recentemente soppresso ed attualmente incorporato nell’INAIL.
Si tratterebbe tra l’altro di un dirigente di cui si possono trovare la caratteristiche complessive in un articolo di Sergio Rizzo sul Corriere della Sera dedicato all’IPSEL.
Insomma il prescelto del Signore potrebbe essere ben identificato, ammesso che il dopo Berlusconi non ci porti ad un nuovo manuale Cencelli con diversi equilibri oppure allo statu quo.