Marsupi zeppi di soldi che finivano nelle tasche di amministratori del Cnr, progetti di ricerca usati come bancomat per sboccare soldi pubblici. E ancora: un sistema consolidato interno ai centri di ricerca napoletani (e non solo) che consentiva di trasformare in denaro progetti virtuali, grazie al ruolo di prestanome di ogni tipo.
Così pone in evidenza un articolo de ” Il Mattino” di Napoli.
Lo sottoponiamo alla vostra lettura senza commento.
Il Ministro Vigilante tace?
Non è una bella pubblicità per gli Enti di ricerca italiani.