Era il 17 novembre 2009 quando fu sottoscritto in pompa magna un accordo tra ’Agenzia Spaziale Italiana e la Regione Basilicata per un ammontare di 24 milioni di euro ( di cui 2/3 a carico dell’ASI) per sviluppare il Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo”.con particolare riferimento alla creazione di un centro di eccellenza per l’interpretazione dei dati di osservazione della Terra rilevati da satellite (Cidot), di una rete di Remote Sensing per il monitoraggio del territorio, di un centro permanente per l’alta formazione, di un parco scientifico e spaziale.
Si affermava che sarebbe nata una “Cittadella dello spazio” di Matera, in cui “potranno coesistere ed integrarsi ricerca, formazione, divulgazione, impresa e sperimentazione, anche con il coinvolgimento dell’Università di Basilicata e favorendo lo sviluppo del tessuto produttivo e della rete di imprese e consorzi per lo sviluppo tecnologico e il monitoraggio”
Impegni rilevanti e promettenti dunque anche sotto il profilo occupazionale.
Già nel settembre 2011 chiedemmo invano su questo blog a che punto fosse la realizzazione del CIDOT.
Confermiamo oggi questa richiesta perchè nutriamo il dubbio che poi tutto non vada liscio, anche perchè non sembra che se ne parli molto in ASI.
Ed allora qual’è lo stato di salute del CIDOT?
Una domanda per sapere.