In pericolo gli accordi franco italiani sulla difesa?

Stando a quanto scrive in questi giorni Financial Times,l’esito del voto potrebbe rimettere in discussione gli accordi per un’alleanza tra l’azienda italiana Fincantieri e la società statale francese Naval Group,in cui Thales ha una partecipazione del 35 per cento. “Dobbiamo capire quale sarà la politica del nuovo governo”, avrebbe dichiarato Patrice Caine nella riunione del consiglio di amministrazione di Thales dedicata all’approvazione dei risultati del 2017: “Probabilmente saranno nominati nuovi ministri e questi nuovi ministri potrebbero avere opinioni differenti”, ha aggiunto concludendo però che è ancora troppo presto per giudicare che tipo di governo potrebbe essere formato in Italia.
Una cosa è certa : le preoccupazioni transalpine sono forti perchè l’asse franco-italiano è al momento tutto imperniata su saldi accordi con il PD.
D’altra parte  dall’Italia qualche voce critica si è già levata. Per esempio quella dell’ex sottosegretario alla Difesa, Guido Crosetto, esponente di Fratelli d’Italia (alleato della Lega), il quale ha contestato duramente il progetto franco-tedesco di “Sistema unico europeo di difesa”, bollandolo come un modo per mettere ai margini le aziende italiane (vedi La Notizia del 30 gennaio scorso).
Insomma le preoccupazioni sono molte da parte francese.
Si sussurra malignamente da parte di alcuni   che potrebbe cambiare drasticamente la tipologia delle addegnazioni delle onorificenze della Legione Francese.

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