Nel comitato interministeriale per lo spazio di Palazzo Chigi riunitosi il 17 settembre us, venne condivisa l’opportutà di costituire una Struttura di coordinamento per le politiche relative allo spazio, all’aerospazio e ai correlati servizi applicativi, che fungerà da organo collegiale per le istruttorie e organo di coordinamento dell’attuazione delle decisioni assunte in seno al Comitato stesso e, infine, si è condivisa la necessità di definire al più presto gli indirizzi del Governo in materia spaziale e aerospaziale e le priorità su cui il Paese graviterà per sostenere la ricerca, l’innovazione tecnologica e la competitività del settore produttivo nazionale.
Da allora sembra tutto tacere ed anche il Consiglio d’amministrazione dell’ASI è decaduto e così anche il Comitato tecnico scientifico dell’Agenzia Spaziale.
Per quanto ci risulti l’ASI è praticamente non funzionante per assenza di organi direttivi.
Insomma, questa è la nostra opinione, sembra che si fatichi a trovare la quadra da parte del Governo per definire il nuovo corso spaziale.
Tradotto in parole povere potrebbe non essersi ancora raggiunto il punto di equilibrio tra Lega e Movimento Cinque Stelle nel comparto aerospaziale?
E’ nostro auspicio che lo si trovi al più presto. Non bisognerà certo aspettare Godot.
Intanto il 25 ottobre si terrà un’importante riunione a Madrid a livello europeo dove l’Italia dovrà dimmostrare di essere coesa e con le idee chiare,