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“Sarà una piattaforma informatica elaborata dal Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA) di Capua (Caserta) il nuovo strumento tecnico a disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere nell’azione di contrasto ai reati ambientali nel Casertano.
Il protocollo che rende operativo l’utilizzo della piattaforma, in grado estrarre e trattare dati, notizie ed informazioni provenienti da fonti eterogenee, è stato siglato oggi dal Procuratore Corrado Lembo e dal presidente del Cira Enrico Saggese. Con l’intesa, della validità di tre anni, il Cira mette a disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere tutte le dotazioni Hardware e software, inclusi gli aggiornamenti ed il supporto tecnico-logistico necessari al corretto funzionamento e alla consultazione in modo appropriato della piattaforma informatica”
Questa notizia fu riportata dalla stampa nazionale nel 2013 in merito al contrasto operativo alle ecomafie.
E’ ancora attuale?
E’ ancora attuale?
Sembra che si sia parlato del ruolo del CIRA in materia anche in occasione della visita al CIRA del sottosegretario all’ambiente Micillo.
Sorge spontanea la domanda se il CIRA,investito ormai da qualche mese da un violento tornado di criticità gestionali ed intrecci di potere da alcuni mesi nel ciclone spaziale di questi giorni , sia nelle condizioni di espletare un ruolo efficace nel delicato settore ambientale.
Intanto si segnala che proprio oggi il Premier Conte sarà a Caserta con altri rappresentanti del Governo.
Sarà firmato a Caserta a il “Protocollo d’intesa per un’azione urgente nella Terra dei fuochi”: tra le misure previste, anche l’istituzione di una sorta di cabina di regia a Palazzo Chigi