Missione Prisma: tutto in regola? Anche i costi?

Verrà lanciato dalla base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese la notte tra l’8 ed il 9 marzo prossimo il satellite Prisma, che sta per PRecursore IperSpettrale della Missione Applicativa. Per la messa in orbita sarà utilizzato il lanciatore Vega dell’Agenzia Spaziale Europea, di progettazione e costruzione italiana.
Dalla sua orbita, a circa 620 chilometri di quota, Prisma guarderà la Terra su scala globale con occhi diversi essendo dotato di una innovativa strumentazione elettro-ottica in grado di lavorare in numerose, strette e contigue bande disposte dal visibile al vicino infrarosso (VNIR, Visible and Near InfraRed) e fino all’infrarosso ad onde corte (SWIR, Short Wave InfraRed).
Prisma, progettato dall’ Agenzia Spaziale Italiana, è stato realizzato da un RTI, Raggruppamento Temporaneo di Imprese, guidato da Ohb Italia, responsabile della missione e della gestione dei tre principali segmenti (terra, volo e lancio), e Leonardo,responsabile del  payload elettro-ottico della missione Prisma, che comprende, oltre a una fotocamera a colori, lo strumento iperspettrale piu’ potente al mondo attualmente operativo per l’osservazione della Terra..
Telespazio ha realizzato il segmento di terra e gestirà la fase LEOP e i test in orbita dal Centro spaziale del Fucino. I dati di PRISMA verranno acquisiti dal Centro spaziale di Matera.
Tutto secondo programma  dunque per la missione coordinata dall’ASI ( in particolare dall’unità Tecnologie ed ingegeria)?
Così anche per il costi?
Non si prevedono per caso sforamenti  rispetto a quanto pianificato dal punto di vista finanziario dal committente ASI (rinvenibili nei pagamenti” dell’amministrazione trasparente dell’ASI)?

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