Per quanto sia dato sapere, la “cinquina” dei candidati selezionati dal Comitato di valutazione istituito presso il MIUR sarebbe ormai di dominio pubblico, malgrado non vi sia ancora alcuna ufficialità da parte degli organi competenti.
Nella lista “primeggerebbero” le competenze astrofisiche (vera roccaforte della scienza spaziale nazionale). Basti pensare ad esempio a Giovanni Bignami, soltanto per citarne uno di molti
Sarebbero comprese anche altre competenze più dedicate ad esempio all’intelligenza artificiale, alla propulsione elettrica ed agli aspetti di management.
Ed allora missione compiuta?
Forse no perche nelle ultime ore si sarebbero diffuse anche informazioni strettamente ufficiose secondo cui la” partita “non sarebbe ancora chiusa.
Ne ignoriamo le motivazioni e se le voci ( che riportiamo per dovere di cronaca) fossero vere non potremmo che esserne sorpresi.
Attendiamo comunque una decisione sollecita del Ministro competente, nonchè del Comitato interministeriale per lo spazio a cui spetta, in accordo con la legge spaziale in vigore, di coordinare la strategia spaziale nazionale.
A questo proposito ci domandiamo se sia stato redatto un documento interdisciplinare in cui siano bene indicate le priorità con specifico riferimento alle collaborazioni internazionali ed agli aspetti industriali.