Permane lo stato di agitazione del CIRA. Forti preoccupazioni per il suo futuro.

E’ stata presentata  recentemente  da un  consigliere regionale un’interrogazione scritta alla Giunta regionale  della Campania avente ad oggetto “Stato di agitazione proclamato dai lavoratori del CIRA (Capua)”( vedi stampa locale)
L’atto ispettivo prende lo spunto dalle forti  dalle forti preoccupazioni manifestate dai dipendenti del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali che in un documento hanno denunciato “l’assoluta mancanza di garanzie sulla sostenibilità economica già nel breve periodo e l’assenza di una chiara e credibile visione strategica di medio-lungo periodo, che coniughi obiettivi sfidanti e sostenibilità economico-finanziaria”.
 La situazione del centro di ricerca si è aggravata negli ultimi anni, come è peraltro testimoniato dall’ultima relazione della Corte dei conti in cui si pongono in evidenza irregolarità manifeste  anche da parte del socio di maggioranza ASI.
Appare opportuno al riguado ricordare che è ancora in attesa di risposta l’interrogazione parlamentare presentata al Senato all’indomani della nomina anche del l’attuale Commissario straordinario dell’ASI in cui si pone in evidenza  tra l’altro che:
“come riportato nella determinazione n. 91 del 18 settembre 2018 della Corte dei Conti, nell’assemblea del 10 maggio 2018, a seguito dell’approvazione del bilancio per il 2017, sono stati nominati i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione del CIRA e, a differenza del passato, tutti e tre i componenti del CdA, che esprimono la parte pubblica non regionale, sono stati designati soltanto da ASI, mentre gli altri soci pubblici non hanno espresso designazioni, né preso parte all’assemblea, né conferito delega all’ASI, violando quanto previsto nello statuto del CIRA in ossequio al decreto ministeriale n. 305 del 1998 e il regolamento di amministrazione ASI, che prevede un concorso pubblico per la selezione di consiglieri nominati in partecipate dell’Agenzia;”

 

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