Nuove frontiere di studio per l’Alzehimer. E’ coordinato dall’istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti del CNR coordinato dal Prof. Pietro Ferraro

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 Ben  presto si potrà realizzare  un super-sensore in grado di individuare le tracce dell’Alzehimer in una singola goccia di sangue.
Se ne interessa  a livello internazionale l’Istituto di scienze applicate e sistemi intelligenti (Isasi) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) che è stato nominato dalla Commissione europea, come coordinatore di  un consorzio europeo per lo sviluppo di un dispositivo che permetterà una diagnosi veloce e non invasiva della patologia, indispensabile per un intervento terapeutico il più rapido possibile.
L’istituto  del CNR  è diretto dal Prof. Pietro Ferraro uno dei cinque prescelti dal comitato di esperti  per la Presiodenza dell’Agenzia Spaziale.

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