Nelle aule di tribunale si parla di telerilevamento e dei dati Cosmo-Skymed utilizzati per gli eventi sismici.
Ciò è accaduto in questi giorni nell’aula del Tribunale dell’Aquila dove si tiene il processo ai sette membri della Commissione grandi rischi, imputati di omicidio colposo plurimo e lesioni nel triste evento sismico abruzzese
Nel corso di una deposizione spontanea uno degli imputati in una deposizione spontanea precisa che “ gli stessi progetti e programmi dell’ASI prevedevano delle zone campione , ma per la protezione civile erano disponibili ad evento dato, cioè dopo l’evento.Lo stesso risshio sismico infatti non viene contemplato dalle procedure dello stesso Dipartimento della protezione civile.
Ed ancora .Dopo la scossa del 6 aprile, la stessa Agenzia spaziale italiana attivo’ la procedura per l’acquisizione dei dati e delle immagini. Il 27 luglio 2009, organizzai una tavola rotonda con i soggetti interessati per chiedere quali fossero i dati disponibili. All’epoca c’erano solo due satelliti disponibili, ed i relativi risultati davano una qualità’ non utilizzabile. Quindi non e’ vero che quei dati erano disponibili, i dati disponibili erano su alcune cose, l’attivazione per poter reperire i dati era a seguito degli eventi non in precedenza degli stessi.
A prescindere dagli aspetti giudiziari , la polemica sulla reale utilizzazione dei dati satellitari per l’evento sismico dell’Aquila viene da lontano ed afferisce all’accordo più volte enfatizzato tra Agenzia spaziale e protezione civile.
Sarebbe bene fare chiarezza sulle effettive potenzialità del sistema Cosmo – Skymed,magari a partire dal prossimo Workshop di Marzo 2002 che si terrà a Rom proprio sull’utilizzo dei dati satellitari di Cosmo-Skymed.