La notizia ha fatto il giro del mondo.
La Nasa è stata truffata.
la truffa è costata all’agenzia spaziale il fallimento di due missioni, la perdita di circa 700 milioni di dollari e anni di lavoro degli scienziati impiegati nei progetti.
È questo la conclusione dopo le investigazioni realizzate all’indomani del fallimento di due missioni climatiche risalenti al 2009 e 2011, appena reso noto da un report rilasciato dalla Nasa,da cui si desume che dietro quei mancati successi si nascondevano certificazioni false sulla qualità di alcuni materiali, che avrebbero mascherato difetti in ultima analisi responsabili del fallimento delle missioni.
Si tratta delle missioni Orbiting Carbon Observatory del 2009 e Glory del 2011.
Entrambe preparate per essere messe in orbita dal lanciatore Taurus XL, entrambe fallirono la separazione dal razzo, finendo per ricadere a Terra invece che nello Spazio.
Sono stati resi noti soltanto in questi i risultati delle indagini avviate dal Launch Services Program della Nasa che svelano una frode lunga anni, perpetrata da una della aziende fornitrici della Orbital Sciences Corporation, la produttrice del lanciatore Taurus.
L’azienda in questione si chiama Sapa Profiles, Inc. (Spi), e falsificando i certificati sui controlli di qualità di alcuni dei suoi prodotti in alluminio avrebbe da ultimo compromesso la buona riuscita delle missioni.