Proprio qualche giorno fa si è tenuto a Roma un importante workshop sulle potenziali applicazioni del sistema satellitare Cosmo-Skymed che sarebbe capace di monitorare la terra 24 ore su 24 in qualunque condizione atmosferica grazie all’impiego del radar.
Moltissimi sono stati i gruppi di ricerca che hanno presentato i risultati degli studi.
Intanto sul sistema satellitare Cosmo Skymed si continua a parlare nell’aula deltribunale dell’Aquila dove si sta svolgendo il processo nei confronti dei componenti della commissione grandi rischi accusati di omicidio colposo per avere sottostimato gli eventi sismici e di non avere utilizzato in termini predittivi mezzi a disposizione come quelli satellitari.
Perché per l’Aquila non vennero usati i satelliti? La polemica divampa al riguardo perché secondo alcuni le tecniche satellitari non avrebbero alcun valore predittivo per i fenomeni sismici.
Sarebbe auspicabile fare chiarezza su questo argomento che ancora una volta porta divisioni tra gli addetti ai lavori.
Era ed è possibile valutare gli edifici a rischio, con l’impiego dei satelliti?