Il potente direttore generale dell’ESA lascia. La notizia è ormai ufficiale ed anche noi ne abbiamo dato la dovuta informazione.
L’Italia, come secondo paese pagatore in ESA, ha ambizioni legittime per portare avanti una candidatura forte ed autorevole.
In un articolo di qualche giorno fa ipotizzammo anche eventuali nomi di candidati autorevoli su cui puntare ed a questi ovviamente se ne possono aggiungere anche altri che ricoprano importanti posizioni istituzionali.
La battaglia per avere la direzione generale in ESA è molto ardua e richiede una coesa volontà di Governo per ottenerla ed il tutto dovrà avvenire in tempi stretti perché si inizierà a parlare della nomina al Consiglio dell’ESA già fra qualche mese.
Questo appare essere il cosiddetto piano A.
Non manca tuttavia un piano B che potrebbe prevedere una scalata italiana a posti apicali dell’ESA, rinunciando tuttavia alla direzione generale.
Potrebbe essere un’idea accarezzata da molti e spuntano già i primi nomi.
Sta al Governo ed al Comint muoversi adeguatamente e scegliere i piani alternativi.