Si tratta dell’Europlanet 2024 Research Infrastructure che nasce da un consorzio di 53 istituzioni di 21 Paesi , tra cui l’università di Bologna, a cui si aggiungono altri 44 partner affiliati.
Il consorzio, finanziato con 10 milioni di euro dalla Commissione Europea, ha come obiettivo lo studio dei pianeti del sistema solare e di sistemi extrasolari attraverso studi ed esperimenti in ambienti analoghi di condizioni extraterrestri, l’utilizzo di laboratori analitici di avanguardia, di telescopi , banche dati comuni ed una rete internazionale di collaborazioni.
La comunità avrà tra l’altro l’accesso a cinque siti geologici sparsi nel mondo dall’Africa al Circolo Polare Artico in cui sarà possibile ritrovare condizioni climatiche e fisiche estreme, paragonabili a quelle presenti su altri corpi planetari. (Ad esempio le sorgenti idrotermali del vulcano Dallol, in Etiopia.
La comunità avrà tra l’altro l’accesso a cinque siti geologici sparsi nel mondo dall’Africa al Circolo Polare Artico in cui sarà possibile ritrovare condizioni climatiche e fisiche estreme, paragonabili a quelle presenti su altri corpi planetari. (Ad esempio le sorgenti idrotermali del vulcano Dallol, in Etiopia.