Si moltiplicano i coordinamenti sulle osservazioni della terra dallo Spazio: nasce anche lo SNOT.

Si apprende dall’articolo de  Le “Formiche” che à nata la Snot ovvero  “la Struttura  nazionale per l’osservazione della Terra (Snot) che consenta a ciascuna amministrazione dello Stato e regionale di fruire di servizi ed applicazioni di osservazione e monitoraggio della Terra.”

“In particolare, la Snot dovrà: individuare le esigenze di monitoraggio del territorio delle amministrazioni centrali, regionali e locali (domanda istituzionale) e dei privati (domanda commerciale); coordinare e fornire, ottimizzandola, l’offerta di dati, servizi e applicazioni di osservazione disponibili; gestire lo sviluppo di piattaforme e sistemi che saranno implementati in futuro per accrescere le capacità nazionali di osservazione della Terra (come il Mirror Copernicus). Tale Struttura gestirà la piattaforma cloud di processamento dati che sarà sviluppata con il programma in partnership pubblico-privata Mirror Copernicus, per il quale, prima dell’estate, l’Asi pubblicherà la chiamata a manifestare interesse.”

Ci si domanda se non si corra ti rischio che sia un’ulteriore  struttura di coordinamento per le osservazioni della terra e probabilmente anche  con ulteriori costi aggiuntivi.

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