Sull’ESA non solo incombe il coronavirus, ma anche la scadenza del mandato del direttore generale. L’Italia cosa fa? Ci sta pensando il Comint a proporre un candidato di indiscussa valenza?

La questione del direttore generale  dell’ESA è molto delicata perché  nelle sue mani  si concentra il reale potere dell’agenzia europea.

Chi sarà il successore dell’attuale Direttore il cui incarico è in scadenza?

Secondo notizie ufficiose  la competizione si è aperta ed anche in modo sotterraneo.

Al riguardo appare molto interessante ed informato l’articolo di Enrico Ferrone su “L’Indro” che pone in evidenza tra l’altro:

“Ora, ci giunge voce che, proprio in questa disorientata fase storica dominata dalla tempesta sanitaria, si stanno compiendo una serie di mosse per bloccare quelle posizioni con figure professionali non del tutto adeguate, ma dotate di passaporti –chi addirittura con una doppia cittadinanza- che porterebbero il nostro Paese a non avere chance per esprimere la candidatura di vertice.

Il gioco è sottile e alcuni abili faccendieri stanno architettando quello che potrebbe essere un danno molto forte per l’Italia: riduzione di commesse, assottigliamento di competenze, fughe di cervelli verso lidi più lontani. “

Questo è purtroppo il rischio che si sta correndo e lo stiamo ripetendo da mesi anche sul nostro blog.

Cosa fa il Comint al riguardo?

Sta procedendo  a selezionare in tempi rapidi  una personalità italiana  forte e discussa da proporre come direttore generale dell’ESA?

Lascia un Commento