E’ stabile l’accordo spaziale tra l’Italia ed il Kenya?

Al momento non sembra esservi Paese con situazione più incerta del Kenya: un Paese che confina con il Sudan, l’Etiopia, la Somalia notoriamente instabili.
I media ne pongono in evidenza la povertà, i forti contasti ed il fatto che il paese sia ad un delicato bivio politico. Un paese ove recentemente vi sono state esplosioni e morti nell’imminenza del referendum costituzionale di Agosto 2010
Non vi sono tuttavia soltanto sacche di povertà e forti contrasti socio economici, almeno stando all’intervista al Giornale del 26 giugno 2010 tenuta dall’ambasciatore italiano in Kenya che dice testualmente .” Molti imprenditori sono impegnati nel settore dell’edilizia. Sono arrivati molti italiani, negli ultimi anni, con Finmeccanica e con le ditte che costruiscono le strade. E poi c’è a Malindi una sede molto importante dell’Asi, Associazione spaziale italiana, il nome del progetto è San Marco. La sede è posizionata precisamente su un parallelo e questo consente di gestire molti satelliti internazionali. E’ un altro caso di eccellenza italiana”
Speriamo che il suo ottimismo sia giusto e che l’Ente di coordinamento spaziale italiano, (si chiami Agenzia od Associazione) sia in grado di sviluppare e perfezionare l’eccellenza spaziale in Kenya.
I dubbi, scusate il pessimismo, sono consistenti, anche perché è notorio come nella sostanza da quando è morto il compianto prof. Broglio, ideatore della piattaforma in Kenya invero realizzata in acque extraterritoriali e con il pieno supporto degli USA, non sembrano essere stati rilevanti gli ulteriori sviluppiaccompagnati peraltro, almeno non più tardi di qualche anno fa anche da vivaci contenziosi tra ASI ed Università di Roma la Sapienza
In compenso continua ad essere frenetica l’attività di implementazione degli accordi tra italia e Kenya con la pienabenedizione del Ministro degli affari esteri italiano che si recò proprio in Kenya all’inizio dell’anno in corso.
Tutto ciò anche a giudicare dai frequenti viaggi in Kenya da parte di rappresentanti dell’ASI.

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