Riteniamo utile segnalare un articolo del giornale Liberation francese in cui si lancia un grido d’allarme sul futuro dei satelliti di osservazione della terre. Vi è infatti il sospetto che il CNES, all’indomani della nuova presidenza francese. Il tutto era stato già anticipato in un precedente articolo di questo blog in cui si poneva in evidenza un atteggiamento complessivo non favorevole ai programmi di osservazione.
Il tutto avrebbe non poche ripercussioni sulle decisioni che saranno assunte nella prossima conferenza interministeriale dell’ESA che si terrà a Caserta il prossimo novembre.
Saranno confermate nei prossimi mesi queste posizioni non certo rosee per i programmi di osservazione?
Non ti preoccupare. Tutto in mano ai tedeschi. Compresi i prossimi satelliti CarbonSAt. Affari d’oro…per le multinazionali, che sillano soldi da ESA e da ASI.
l’italia ? A furia di osservare…..gli altri ci tasseranno meglio con la CarbonTAx.
Altro guaio per l’industria italiana, che dovrà emigrare in Paesi…….meno osservati….e tassati.
forse cosi’ riuscira’ a salvarsi.. (l’industria italiana), emigrando..
peccato per i posti di lavoro persi e per la mancanza di guadagno dello Stato.