La ricerca in Italia. Che fare? Sempre le stesse diagnosi a cui non seguono terapie.

In questi giorni la VII Commissione cultura della Camera si è interessata dellasituazione della ricerca in Italia.
Come al solito sono emerse luci ed ombre ed il Ministro del MIUR ha posto in evidenza che bisogna fare tutti gli sforzi per consentire al nostro Paese di attrarre maggiori fondi per la ricerca europea.
Se ci prendessimo la briga di leggere gli atti parlamentari di alcuni anni fa sullo spinoso tema della ricerca, troveremmo gli stessi contenuti e le stesse parole di preoccupazione per le luci e le ombre a cui è sistematicamente seguito sempre un nulla di fatto.
Il Ministro  avrebbe  anchedichiarato in occasione di un incontro con i vincitori delle borse di studio dell’european research council  che all’Italia “ occorrono persone capaci re impegnate perché la nostra situazione è complicata” ed ancora avrebbe aggiunti di provare vergogna perché in Italia  c’è un problema per quanto concerne la valutazione delle persone e vi è una parte del Paese che si irrita quando si parla di merito”
Rischiano di essere parole al vento anche perché quando si vuole applicare il merito,si procede a bandi di selezione non sempre trasparenti che producono come vincitori i soliti  noti. Insomma nulla di nuovo all’orizzonte e se ne dovrà fare carico anche il Ministro in carica, il cui operato, a detta di un autorevole personaggio ( 8 e 1/2 di qualche giorno fa), sarebbe in continuità con quello del suo precedessore.

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