La Protezione civile e l’impiego dei satelliti per il terremoto dell’Aquila

Il dipartimento della Protezione civile è sempre sotto tiro e questa volta per il suo operato per la prevenzione del terremoto dell’Aquila dell’anno scorso.
Sono scesi in campo, come è anche riferito da alcuni organi di stampa nei giorni recenti, esperti del settore che mettono in stato d’accusa (si fa per dire) il dipartimento della protezione che collabora da qualche anno con l’agenzia spaziale italiana in progetti per il monitoraggio satellitare del territorio attraverso le tecniche di telerilevamento.
Si sostiene il particolare da parte di alcuni che l’utilizzo dei satelliti di telerilevamento avrebbe potuto consentire di prevedere il cedimento della Casa dello studente e di altri palazzi della città crollati il 6 aprile 2009.
Di parere contrario sarebbero,i responsabili della protezione Civile secondo cui “non è pensabile”, , “né oggi né probabilmente mai, che l’interferometria satellitare possa individuare e quantificare danni consistenti in leggere lesioni, tipicamente in assenza di spostamenti significativi delle coperture degli edifici”.
Questi sono i corni del dilemma dunque : i satelliti possono essere utili o non per la prevenzioni di catastrofi naturali come quelle sismiche ed in quali tempi?Sembra’ molto convincente a tale proposito la tesi sostenuta dalla Protezione Civile secondo cui è veramente prematuro e foriero di false promesse pensare ad un reale intervento operstivo dei satelliti di telerilevamento per il monitoraggio di fenomenologie complesse come quelle che preludono ai terremoti.
E’ questa una ragione in più tuttavia per domandare quali siano gli esiti della convenzione firmata nel marzo 2008 che dovrebbe consentire ( come recita la Convenzione stessa) al Dipartimento della Protezione Civile di migliorare le capacità nell’ambito delle attività di previsione, prevenzione e gestione delle emergenze
Ed ancora: Gli eventuali finanziamenti da parte della Protezione civile nella collaborazione sono stati di qualche utilità ovviamente in vari settori e non soltanto in quello della prevenzione dei terremoti, dal momento che non vi sarebbe ancora una consolidata competenza operativa nell’uso delle informazioni satellitari?

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