Si è aperto a Napoli il congresso mondiale dello spazio con il caloroso messaggio del Presidente della Repubblica tra l’altro pienamente soddisfatto (è presumibile) che Napoli, la sua città di origine ospiti un così prestigioso evento.
Non può che compiacersi di ciò il presidente dell’ASI che ha il ruolo di padrone di casa.
Se permettete, noi preferiamo incentrare l’attenzione sulla conferenza interministeriale dell’ESA che si svolgerà a Caserta sotto la Presidenza del Ministro Profumo.
E’ una conferenza ben più importante perché in quella sede si decideranno le sorti della strategia spaziale europea nel breve termine.
Ed ancora una volta il suo esito positivo o negativo sarà subordinato alle posizioni della Francia e della Germania che da anni monopolizzano il potere in ESA.
L’accordo tra i due Paesi a distanza di un mese dalla conferenza ancora non c’è ed il pomo della discordia è rappresentato dallo sviluppo del lanciatore successore all’Ariane
I francesi propendono per un razzo piccolo e agile (Ariane 6) di concezione modulare capace di mettere in orbita geostazionaria un solo satellite a lancio compreso fino ad un massimo di 6 tonnellate
Fortemente diversa è l’opinione tedesca che intende portare a compimento l’aggiornamento di Ariane 5 che prevede di portare in orbita carichi utili fino ad un massimo di 12 tonnellate.
Secondo quanto si apprende sarà molto difficile che scoppi la concordia tra i due Paesi ed in tal caso la conferenza di Caserta naufragherebbe vistosamente.
Sarebbe in tal caso tutto rimandato a tempi successivi anche se brevi ed ovviamente le conclusioni della conferenza sarebbero del tutto annacquate e compromissorie.
Ma in tutto questo che fine fa il lanciatore Vega in cui l’Italia ha profuso ingenti investimenti?
Se ne preoccuperanno in Italia, a partire dal Ministro che ha preso l’eredita spaziale dell’ex Ministro Gelmini?