Nelle intenzioni del Governo anche l’ASI sarà presto al capolinea.

Una vera e propria tempesta si sta abbattendo sul mondo della ricrca italiana.
Il Ministro Profumo si fa promotore di una proposta di accorpamento dei 12 Enti di ricerca vigilati dal MIUR in un unico super Ente chiamato Centro Nazionale delle Ricerche.
Ne entreranno a far parte ASI, INFN,INAF,INGV e quan’altro.
Saranno spazzati via gli  attuali consigli d’amministazione che sarànno sostituiti da uno solo composto da 4 membi.
Nasceranno anche due Agenzie dedicate rispettivamente al trasferimento tecnologico e ai finanziamenti della ricerca da parte del MIUR
La proposta che dovrebbe fare parte del ddl per il patto di stabilità sta gettando scompiglio e nel suo percorso avrà molte resistenze provocate soprattutto dalla pletora di consiglieri e Presidenti dei vari Enti incorporandi.
I maligni sostengono che non è scluso che si tratti di una via d’uscita molto onorevole per il Ministro il cui mandato goverbativo volge ormai al r.
Via d’uscita o non , il fatto certo che è impensabile continuare con 12 Enti di ricerca.
In tutto questo contesto l’ASI volgerebbe a termine e sarà il tramonto per un’Agenzia nata 24 anni fa ed ormai obsoleta per molti aspetti.
Avverrà mai questa rivoluzione copernicana?
Forse il considerare tutto in un unico Ente di ricerca può essere esagerato, ma è fuor di dubbio vhe è impensabile, se si vuole essere seri, tenere in piedi 12 Enti di ricerca di cui alcuni sovrapponibili per molti aspetti.
Non è la prima volta che lo affermiano su questo blog.

1 comment

  1. pluto scrive:

    noi italiani siamo sempre pronti e capacissimi di criticare e lamentarci. In varie altre parti del mondo le riorganizzazioni strategiche sono abbastanza continue, vedi il Giappone per esempio.
    La questione per me è che occorre eliminare la pletora di consiglieri e conseguentemente di consulenti che si aggirano qua e là. Trovo del tutto logico dire che, se il CNR è già un insieme di tantissime diversità, un super-CNR può benissimo accorpare i 12 enti di ricerca attuali; e riterrei opportuno fare un pensierino anche su altre realtà che hanno una forma diversa ma che vedono la mano pubblica presente, come per esempio il CIRA.
    Forse proprio l’ASI potrebbe fare eccezione dato che si tratta di tutto tranne che di un ente di ricerca! E’ prima di ogni altra cosa un ente che finanzia progetti di un settore specifico con una qualche capacità di gestione degli stessi; dopo tutto non è molto diverso dai direttorati della Comunità Europea! Ed inoltre, per ciò che tratta, non dovrebbe comunque nemmeno fare riferimento al solo MIUR; da vari lustri esistono proposte bipartizan di spostare l’agenzia spaziale in seno alla Presidenze del Consiglio.

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